Il nostro BRA DAY, la Prevenzione Terziaria e la Medicina Fisiologica di Regolazione
Associazione Libellule era presente al BRA DAY 2019, svoltosi il 26 ottobre presso l'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI).
"Ricostruire: una storia da raccontare" il tema di quest'anno del convegno organizzato da Humanitas nell'ambito delle iniziative della campagna Sorrisi in Rosa, proprio nel mese della prevenzione del tumore al seno.
Tra le onlus invitate, insieme ad Associazione Libellule, anche LILT, Europa Donna, Il Sorriso di Teresa e aBRCAdaBRA.
La Dott.ssa Paola Martinoni ha presentato l'Associazione e ribadito l'importanza della Prevenzione Terziaria nei tumori.
La Prevenzione Primaria si riferisce allo stile di vita da adottare per evitare o ridurre l'insorgenza e lo sviluppo del tumore, evitando il più possibile comportamenti che possano rappresentare fattori di rischio, quindi evitare il fumo, fare attività fisica, scegliere un'alimentazione antitumorale, in pratica adottare uno stile di vita sano. Nella prevenzione primaria rientrano anche i vaccini come quello per il papilloma virus (tumore alla cervice uterina) o per l'epatite B (tumore allo stomaco);
La Prevenzione Secondaria è la diagnosi precoce attraverso lo screening oncologico. La diagnosi tempestiva che possa individuare il tumore biologicamente appena insorto ma che ancora non abbia mostrato sintomi, che permette di intervenire aumentando così le possibilità terapeutiche e la riuscita delle terapie stesse. Questo tipo di prevenzione è molto importante per il tumore alla mammella e ha un ruolo fondamentale nella cura della malattia.
La Prevenzione Terziaria riguarda tutto quello che segue la malattia, dopo che la malattia è stata affrontata con la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia, facendosi carico delle problematiche che insorgono durante il percorso di cura, le possibili recidive e/o metastasi, la corretta assunzione delle terapie, le problematiche relative alla gestione dei deficit e delle disabilità funzionali consequenziali ad uno stato patologico o disfunzionale.
In questo tipo di prevenzione rientra anche la riabilitazione fisica e psichica della persona malata, il reinserimento nel contesto familiare, sociale e occupazionale.
Ad oggi ormai si contano quasi 800 mila donne che si trovano a dover lottare con un tumore al seno. Questo significa che il problema ha assunto proporzioni importanti, sicuramente poco sostenibili per il Servizio Sanitario Nazionale.
Associazione Libellule si occupa proprio di Prevenzione Terziaria, prendendo per mano la paziente al momento dell'uscita dalla malattia e accompagnandola verso la nuova vita, aiutandola a ritrovare se stessa e le relazioni con le altre persone, riportandola alle normali attività quotidiane, offrendole costante supporto medico e psicologico e follow up personalizzati con esami e controlli da svolgere in un solo giorno per ridurre ansia e stress che l'attesa degli esiti inevitabilmente crea.
La novità di quest'anno: un nuovo ambulatorio di Medicina Fisiologica di Regolazione (Low Dose Medicine), dove vengono utilizzati medicinali a basso dosaggio, per poter aiutare la donna nelle difficoltà che può avere durante la chemioterapia e la radioterapia.
La nostra responsabile, la Dott.ssa Rachele Liliana Ferrara, medico chirurgo ed esperta in medicina naturale, ha spiegato in cosa consiste la Medicina Fisiologica di Regolazione e come si applica su chi ha subito un intervento e terapie come la radioterapia e chemioterapia. È possibile infatti utilizzare delle sostanze, fisiologiche, che vengono prodotte normalmente dall'organismo, come ad esempio le citochine, gli ormoni, i neuropeptidi, fattori di crescita, a bassi dosaggi, per ripristinare, riprendere, quindi rinascere, in modo fisiologico, seguendo il principio di assumere sostanze che risollevino le funzioni naturali e fisiologiche della persona.
La Dott.ssa Elena Mangiagalli, che si occupa di Medicina Fisiologica di Regolazione da anni, applicata su pazienti oncologiche, afferma:
Mi piace pensare che al di là di quella piccola massa che è stata tolta, di pochi millimetri a volte, tutto il resto del corpo è sano, quindi io lavoro su tutti gli altri miliardi di cellule, di tessuti, di sitemi, che sono assolutamente integri.
Con la Medicina Fisiologica di Regolazione è quindi possibile lavorare su vari fronti:
- migliorare i problemi dati dalle cicatrici lasciate dall'intervento, un campo di disturbo importante che può portare blocchi funzionali, ridotta mobilità, rallentamenti nel microcircolo e dolori spesso non controllabili neanche con i comuni antinfiammatori
- riportare l'intestino ad un corretto funzionamento, perché si tratta di un distretto molto sofferente nella donna, e perché non dobbiamo dimenticarci che l'80% dell'immunità è nelle placche e nelle pieghe dell'intestino. Là dove c'è un sistema immunitario che in qualche modo non è più il nostro servo regolatore l'equilibrio viene a mancare.
- integrare le carenze vitaminiche limitando lo stress ossidativo e, tramite la valutazione di test sul sangue, valutare i radicali liberi dell'ossigeno e il potenziale biologico antiossidante della donna aiutandola così a sentirsi meglio e più in forza
- agire sul drenaggio del tessuto connettivo, proprio dove tutte le scorie e i metaboliti tossici legati alla chemioterapia vanno ad accumularsi. Questo consente di sfruttare meglio l'effetto terapeutico della chemio e di ridurre notevolmente quelli che sono i carichi tossicologici, soprattutto sia a livello del sistema immunitario sia a livello del sistema digestivo.
Grazie alla Medicina Fisiologica di Regolazione quindi, una donna costretta a sottoporsi a radio e chemioterapia e si sente inevitabilmente "intossicata" può trarre grande giovamento da una terapia naturale, che la può aiutare non solo a disintossicare l'organismo ma anche a ripristinare il sistema immunologico.
Il nuovo ambulatorio di Medicina Fisiologica di Regolazione si inserisce perfettamente in un concetto di rinascita e ricostruzione della propria persona.
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